Strada dei Parchi

BUSSICIRIGUARDA

ITALIA NOSTRA- MAREVIVO- MILA DONNAMBIENTE- ECOISTITUTO ABRUZZO

Alla Spett.Direzione

Strada dei Parchi ( A24-A25)

Via G.V.Bona 105

00156 ROMA

Preg.mo Sig. Direttore,

Questa lettera Le viene inviata da un Comitato di Associazioni, nato in seguito alla scoperta di una discarica chimica sepolta in vari ettari di terreno antistanti la Stazione Ferroviaria di Bussi sul Tirino, avvenuta nell’aprile del 2007.

E’ attualmente in corso il processo a vari imputati ritenuti responsabili di inadempienze o colpe relative all’esistenza della discarica e alle sue conseguenze. Nel processo ci siamo costituiti parte civile, e tra le nostre associazioni è stata accolta dal Gup la costituzione di Italia Nostra, che tutte supportiamo insieme all’ Avv. Veronica Dini del Foro di Milano, che ci rappresenta.

Il processo è arrivato alla conclusione della sua fase preliminare, ormai alla vigilia di quello che noi ci auguriamo essere un rinvio a giudizio.

Ma – al contrario del procedimento giudiziario- il risanamento ambientale dell’area è ancora aldilà da venire anche perché, probabilmente, non ancora del tutto recepita come questione fondamentale nella consapevolezza generale delle comunità.

E’ stata, in particolare, completamente disattesa la messa in sicurezza di emergenza della discarica Tre Monti, che continua, quindi, indisturbata a produrre i suoi effetti sulle acque di falda, di fiume, di mare e sui suoli e le catene alimentari. Le analisi , anche odierne, testimoniano la gravità ambientale e sanitaria della situazione.

Perché Le scriviamo?

Come Lei ben sa l’autostrada gestita dalla Sua Società sovrasta la discarica e i numerosi scoli dell’acqua piovana che pervengono dal cavalcavia , ad ogni pioggia immettono all’interno della massa dei rifiuti ingenti quantitativi di acqua che, percolando, contribuiscono alla diffusione nell’ambiente di inquinanti chimici pericolosissimi.

Inoltre, per ragioni che a noi continuano a rimanere del tutto incomprensibili, mentre la caratterizzazione, messa in sicurezza e bonifica di tutto il territorio ricompreso nell’area S.I.N. di Bussi , sono coordinate dal Ministero dell’Ambiente, il procedimento per la sola limitata areadella discarica Tre Monti è stato affidato – per decreto governativo del dicembre 2007 , e per due anni- al Commissario Delegato Arch. Adriano Goio, coi poteri della protezione civile.

Il problema è che, ad oggi, la discarica Tre Monti è l’unica a non essere ancora minimamente coinvolta in alcuna opera di caratterizzazione e messa in sicurezza, continuando liberamente a produrre i suoi effetti nocivi sull’ambiente.

La lettera che Le inoltriamo è, pertanto, rivolta a chiedere un intervento diretto, veloce, autonomo e immediato, di costo sicuramente contenuto, della Sua Società, per ottenere, almeno, unaprima, riduzione dei danni dalla discarica Tre Monti. La richiesta è quindi quella di effettuare, al più presto, quei 2 interventi che il Ministero Ambiente elenca ai punti 12 e 13 delle osservazioni inoltrate all’Arch. Goio in relazione ad un progetto, discutibile, di MISE da questi prospettato e che il Ministero ha ritenuto necessitasse di ben 18 pesanti osservazioni.

Le trascriviamo di seguito quelle che riguardano la Società Autostradale e – salutandoLa – osiamo sperare che Essa si attivi presto per ridurre l’inquinamento della nostra terra e delle nostre acque -di cui alleghiamo alcuni dati relativi al 2009 – con un comportamento societario responsabile e indipendente.

Si tratta, francamente, di interventi di governo delle acque di pioggia autostradali assolutamente non invasivi dell’aera sottesa a suolo, tecnologicamente semplicissimi da realizzare e con costi… ridicoli, che possono essere conclusi in tempi rapidissimi. Comunque, ci permettiamo ricordarLe i richiamati interventi contenuti nelleOsservazioni del Ministero dell’Ambiente in merito a progetto MISE -Goio – di cui alla Conferenza dei servizi del febbraio 2010”:

Punto 12– La Società gestrice del viadotto sovrastante dovrà provvedere con la massima sollecitudine all’opportuno allontanamento dall’area di discarica delle acque pluviali raccolte dal medesimo viadotto;

Punto 13- All’ANAS o Società interessata si richiede, inoltre, di fornire ogni informazione utile derivante dalle attività condotte per la progettazione, lo scavo e la realizzazione delle fondazioni del viadotto autostradale che insiste sull’area, con particolare riferimento alle indagini geologiche, idrogeologiche e geotecniche.

In attesa, La salutano

le Associazioni Italia Nostra, Marevivo, Mila donnambiente, Ecoistituto