La professoressa Antonella Caroli è la nuova presidente nazionale di Italia Nostra. E’ stata eletta nel corso della seduta di insediamento del nuovo consiglio direttivo, tenutasi a Roma il 27 novembre, in cui si è anche proceduto all’elezione degli organi di governo dell’associazione. Alla carica di vicepresidenti sono stati designati Edoardo Croci, Giovanni Damiani e Marco Di Fonzo. La nuova giunta esecutiva è invece composta da Luigi Colombo, Lidia Fersouch, Ebe Giacometti, Vitantonio Iacoviello e Maria Paola Morittu.
Da anni impegnata nella tutela dei beni culturali e presidente della sezione di Trieste dell’associazione, dove ha ottenuto importanti risultati nella tutela del Porto Vecchio, Antonella Caroli è la quindicesima presidente a guidare la storica associazione, giunta al 66esimo anno di attività. Nella votazione a scrutinio segreto Caroli ha ottenuto un vasto consenso in base all’impegno assunto per l’unità e la condivisione degli obiettivi strategici dell’associazione e per la valorizzazione delle sue articolazioni sul territorio nazionale.
In occasione dell’insediamento Antonella Caroli ha ricordato i valori fondanti dell’associazione, nata nel 1955 con lo scopo di tutelare “le bellezze artistiche e culturali del nostro Paese” e promuovere “la conservazione del paesaggio, dei monumenti e del carattere ambientale delle città.”
“Valori quanto mai attuali ed essenziali per garantire lo sviluppo sostenibile dell’Italia, utilizzando le rilevanti risorse del Pnrr – ha dichiarato la presidente Caroli -. Il percorso di transizione energetica, con la progressiva eliminazione delle fonti fossili e il crescente ricorso a quelle rinnovabili, riaffermato alla recente Cop 26 di Glasgow, deve prevedere criteri chiari e invalicabili a tutela dell’ambiente e del paesaggio. Italia Nostra intende contribuire all’elaborazione di questi criteri e allo stesso tempo contrastare gli scempi già perpetrati o che si paventano. Per questo abbiamo anche approvato un ricorso al Tribunale delle acque pubbliche contro l’autorizzazione rilasciata dalla Regione Basilicata per la costruzione in un’area protetta di un impianto idroelettrico che comprometterebbe il flusso del torrente Frido”.
ITALIA NOSTRA