26 maggio 2014 – Domenica 11 maggio u.s. la sezione Italia Nostra di Pescara ha organizzato una escursione guidata a Salle, un paesino di soli 200 abitanti che sorge all’interno della riserva regionale della valle dell’Orta, in provincia di Pescara. I coniugi Antonio e Maria Lafera, due insegnanti in pensione amanti della loro terra, ci attendono lungo la strada di accesso al paese, per condurci in primo luogo nella chiesa di san Tommaso, ricca di affreschi, di formelle e di un rosone risalenti al 1100. Giunti in paese, sulla piazza centrale incontriamo il sindaco Florindo Colangelo, che si presta a farsi ritrarre in una foto di gruppo, accompagnandoci poi per un tratto nella visita del piccolo centro montano, famoso nel passato per la presenza di alcune aziende che producevano corde armoniche per strumenti musicali, in particolare quelli ad arco, con budello dei bovini, utilizzate per violini, violoncelli, arpe e anche chitarre; un’attività che da secoli ha identificato il paese e la sua comunità. Questa antichissima tradizione non è stata mai dimenticata e ancora oggi in paese è attiva un’azienda che produce corde per strumenti, adatti alla musica barocca. La visita viene piacevolmente interrotta per consumare il pranzo nella sala del Barone all’interno del ristorante che sorge nel castello di Salle, una costruzione d’epoca medioevale, interamente realizzata in pietra della Majella e soggetta a diversi interventi di rifacimento avvenuti nel 1600 e più tardi nel 1979. Nel pomeriggio si visita il Museo delle corde armoniche, recentemente inaugurato, per osservare le strumentazioni che hanno caratterizzato le procedure più antiche, utilizzate nei laboratori di produzione delle corde armoniche. La realizzazione del museo è avvenuta con una ricostruzione dei processi lavorativi, raccolti sulla base delle testimonianze fornite dagli anziani, che hanno messo insieme le conoscenze sufficienti per fornire un quadro storico e di produzione completo e fedele del quale si vuole conservare un ricordo perenne da tramandare alle future generazioni.
