15 settembre 2014 – Nessuna fatalità, Daniza è stata uccisa. In seguito alla barbara uccisione dell’Orsa, la LAV, in un comunicato stampa, denuncia per violazione dell’articolo 544 bis del Codice Penale – reato di animalicidio che prevede fino a 2 anni di reclusione – il Presidente della Provincia di Trento Rossi, il Vice Presidente Olivi, l’Assessore-veterinario alla caccia Dalla Piccola e ogni altro responsabile di questa vera e propria esecuzione. Solo tre giorni fa Claudio Groff (resp. “Grandi carnivori” del servizio Fauna e Foreste della Provincia di Trento), dichiarava alla stampa nazionale che i “proiettili narcotizzanti, possono essere pericolosi, mentre la trappola tubo è senza dubbio lo strumento più difficile e lento”. Chi dunque ha ordinato l’esecuzione a colpi di proiettili narcotizzanti??, domanda la LAV. La LAV ha quindi chiesto al Procuratore Capo della Repubblica Amato – che ha colpevolmente cestinato tutti gli esposti a tutela degli orsi presentati nelle ultime settimane – l’immediato sequestro probatorio del cadavere di Daniza, e il sequestro preventivo dei suoi cuccioli – troppo piccoli per sopravvivere senza la mamma – nonché di tutti gli orsi del Trentino, per la loro messa in sicurezza evitando così nuove esecuzioni. Le indagini vanno affidate al Nucleo specializzato Nirda del Corpo Forestale dello Stato, dal momento che la guardia forestale coinvolta in questa caccia all’orso – specie protetta e patrimonio indisponibile dello Stato, per legge! – dipende proprio dalla Provincia di Trento. ( leggi il Comunicato stampa LAV)