MOSTRA SU LUCIA GORGONI E ITALIA NOSTRA E TAVOLA ROTONDA CONCLUSIVA SU “PESCARA: LE INCERTEZZE DEL FUTURO”

477bis - ......................DSCN3361 (1)30 ottobre 2014 – Domenica 26 ottobre, presso l’AURUM di Pescara si è svolta la seconda sessione delle manifestazioni organizzate da Italia Nostra, per ricordare la figura, le opere e l’impegno della compianta presidente della sezione pescarese, Lucia Gorgoni – Lanzetta. Si è innanzitutto visitata la Mostra “DIECI ANNI DI BATTAGLIE: LUCIA GORGONI E ITALIA NOSTRA A PESCARA –  1987 – 1996”, realizzata in collaborazione con l’Archivio di Stato di Pescara, presso i cui locali siti all’interno dell’AURUM è ancora visitabile (dal lunedì al giovedì, ore 9-16; il venerdì, ore 9-13) , che documenta sia le opere di Lucia Gorgoni, più direttamente connesse con i temi e le battaglie affrontate dalla Sezione di Pescara sotto la sua presidenza, sia i documenti relativi alle attività e alle campagne svolte dall’Associazione sul territorio. Con il saluto del presidente della sezione, Domenico Valente, del Direttore dell’Archivio di Stato, Antonello De Berardinis, e un intervento introduttivo del presidente nazionale di Italia Nostra, Marco Parini,  si è dato avvio alla tavola rotonda su : “PESCARA: LE INCERTEZZE DEL FUTURO”, nella quale ha svolto le funzioni di moderatore, Antonello Alici, un concittadino impegnato da anni nell’associazione con incarichi di prestigio. Con una serie di relazioni, a cominciare da quella  di Piero Ferretti che ha ripreso  e rilanciato i temi affrontati nella Mostra, che non appaiono risolti ma, anzi, aggravati da interventi e decisioni improvvisate ed improvvide, per continuare con quelle di illustri docenti di varie Università italiane, tra i quali, Raffaele Mazzanti, Giulio Tamburini e Giovanni Losavio, già presidente nazionale di Italia Nostra, ed i pescaresi Carlo Pozzi e Massimo Palladini, si è tracciata un’analisi dell’esistente e guardato con speranza al futuro.  Un futuro definito dal sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, non certamente roseo, ma sicuramente pieno di aspettative che solo i giovani possono rendere praticabili, attraverso il loro impegno e la loro creatività.