LA BIODIVERSITA’ DEI BANCHI DELLO STRETTO DI SICILIA

478 -...................Canale-di-Sicilia30 ottobre 2014 – L’ISPRA, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, nel mese di luglio di quest’anno, ha condotto con la nave da ricerca Astrea, una campagna per studiare la biodiversità dei Banchi nello Stretto di Sicilia, il braccio di mare tra le coste italiane e quelle tunisine. I banchi sono delle montagne sommerse di diversa natura geologica, che si sollevano dalle profondità marine sino a raggiungere quasi la superficie. In particolare, sono stati studiati tre ambienti: il Banco Graham, che include l’isola Ferdinandea, il Banco Terribile e il Banco di Pantelleria. I banchi sono tutti caratterizzati da un’elevata biodiversità e, talvolta, interessati da fenomeni vulcanici e idrotermali che determinano habitat marini unici. Inoltre, tali ambienti giocano un ruolo ecosistemico fondamentale nell’intero Mediterraneo centrale, costituendo zone di riproduzione e nursery di molti stock ittici, ma, per molti aspetti, i banchi sono ancora sconosciuti. La ricerca ha evidenziato come questi, siano ancora oggi custodi di un enorme patrimonio di biodiversità da proteggere. Sono stati tra l’altro scoperti: un banco di corallo rosso vivente, numerose specie di coralli profondi, tra cui foreste di corallo nero, falso corallo nero e coralli bianchi, vaste pareti di coralligeno, un’area di riproduzione della manta mediterranea, fondi di alghe coralline, foreste di laminarie, praterie di sargassi e di posidonia. Molte delle specie ritrovate sono rare, altre sono sensibili o protette. Sono stati anche esplorati camini vulcanici in attività, aree idrotermali e di emissione di gas. Rinvenuti, infine, gli antichi giacimenti di corallo rosso di Sciacca. Lo studio dei segreti dei Banchi, le montagne sommerse che costellano lo Stretto di Sicilia, il braccio di mare tra le coste italiane e quelle tunisine dimostra la vulnerabilità e il pregio di queste aree. (leggi tutto)