DDL MADIA, PER CEMENTIFICARE BASTERA’ UN SILENZIO ASSENSO?

ministro Madia31 luglio 2015 – Patrimonio, burocrazia e impunità. La questione è annosa, riassume uno dei tanti paradossi riscontrabili quando si parla di cultura in Italia. Le polemiche attorno al decreto Sblocca Italia voluto dal governo Renzi e al disegno di legge Madia n. 1577/2015 sulla riorganizzazione dell’amministrazione statale, arrivano da più parti. Il provvedimento prevede l’accorpamento delle soprintendenze alle prefetture, e viene identificato dai suoi detrattori come il tentativo di togliere ogni controllo sui vincoli paesaggistici. Intellettuali, studiosi d’arte, archeologi e storici, inoltre, lanciano l’allarme sulla reintroduzione della cosiddetta norma del silenzio-assenso contenuta nell’articolo 3, secondo cui, una soprintendenza avrebbe solo novanta giorni di tempo per fornire un’autorizzazione a costruire. Trascorso questo termine, in caso di mancata risposta, l’autorizzazione sarebbe automaticamente concessa. (leggi tutto)  (L’appello di Vittorio Emiliani)