PARCO COSTA TEATINA, CONFINDUSTRIA ABRUZZO CONTRO LA REGIONE

Ombrina Mare-212 novembre 2015 – In relazione alle scelte regionali nei confronti di legittimi progetti imprenditoriali nel campo delle attività estrattive, i vertici di Confindustria Abruzzo ribadiscono «una dura presa di posizione verso le contraddittorie e illegittime scelte che, salvo rarissime eccezioni, stanno contraddistinguendo la politica abruzzese, soprattutto sul piano del metodo e delle corrette relazioni con le parti sociali e più segnatamente con quanti intendono o intendessero investire in questa regione». «Come noto, questa organizzazione si è già pronunciata più volte sull’argomento sulla base di dati e documenti scientifici – si legge in una nota dello scorso 7 novembre – volti a dimostrare, nel merito, sia l’assoluta sicurezza e assenza di impatto reale in termini ambientali e paesaggistici, sia l’importanza economica che il settore delle attività estrattive ha e può avere per l’Abruzzo in termini di valore aggiunto, occupazione e introiti per le amministrazioni pubbliche interessate: in tal senso, ad esempio, è stato ricordato come attualmente tale settore coinvolga in regione circa 70 attività che, con l’indotto, arrivano a generare una occupazione pari a quasi 5.000 unità. Ovviamente – si prosegue nella nota – ci si riferisce ad una serie di provvedimenti regionali di dubbia costituzionalità, tra cui quello relativo all’istituzione del Parco regionale dei Trabocchi, che il Consiglio regionale ha approvato al solo scopo, evidentemente, di impedire attività imprenditoriali già legittimate da autorizzazioni ope legis e, quindi, dal pieno rispetto delle leggi di questa Repubblica».  (leggi tutto l’articolo)