LE VERITA’ DEL PARCO NAZIONALE DELLA COSTA TEATINA

parco-costa-teatina-logo17 novembre 2015 – Il Ministero dell’Ambiente, inadempiente per 15 anni, è stato commissariato e non ha più titoli per intervenire. Non c’è spazio per ripensamenti: si firmi subito il decreto Cementificazione, petrolizzazione e la rovina delle bellezze del litorale nascoste dietro i ritardi. Le associazioni ambientaliste ARCI, Costituente per il Parco, FAI, Italia Nostra, Legambiente, Pro Natura e WWF, in un comunicato stampa del 14 novembre, intervengono nuovamente sulla paradossale situazione che si sta creando in relazione alla perimetrazione del Parco Nazionale della Costa Teatina, invocata da tantissimi abruzzesi che vedono nella green economy una concreta speranza per il futuro del territorio. In un incontro con il Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, il presidente D’Alfonso e i sindaci coinvolti nel Parco hanno invece sostanzialmente chiesto di tornare a una nuova e diversa perimetrazione, diversa da quella tracciata dal commissario De Dominicis, per “salvare” le scelte delle rispettive amministrazioni in materia urbanistica, sostenendo che non ci sono più “favorevoli” e “contrari” ma un corpo unico di amministratori locali. Potrebbe sembrare un risveglio dopo uno stallo di ben 15 anni se non fosse invece soltanto la manifestazione di una prima verità: la “cementificazione” cui evidentemente non si vuole rinunciare nonostante i tanti danni già fatti al territorio e alle sue potenzialità anche economiche. (leggi tutto il comunicato stampa)