GLI ERRORI COMMESSI A PESCARA NELLA PIANTUMAZIONE DEI PINI
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LA MESSA A DIMORA DEI PINI: UN’AZIONE DA ESEGUIRE CON LE DOVUTE ACCORTEZZE. Questa foto risale a Giugno 2016. Messa a dimora di Pinus in Viale Regina Margherita a Pescara. Qualche breve ma importantissima osservazione di carattere tecnico riferita alla zolla dell’alberello. Si tratta di una zolla compatta con le radici fascicolate che hanno preso la forma del contenitore in cui l’albero era stato allevato. In questo caso si può benissimo rintracciare uno sviluppo non armonico delle radici che, osservandole da vicino, hanno preso una forma “a spirale”. Le radici avvolgenti e la deviazione del fittone, continuando il loro sviluppo deviato e con l’ingrossamento, diventano radici strozzanti. La RADICE STROZZANTE è una delle prime cause di destabilizzazione dei pini in ambiente cittadino. In questo difficile contesto, alle deformazioni di origine vivaistica si aggiungono le innumerevoli sollecitazioni di origine antropica. Un fattore importante è la tipologia del terreno, a volte troppo compatto, coperto di inerti o mal lavorato. Col passare dei decenni questi pini deformati diventano un problema con deformazioni ben visibili nell’apparato radicale che si dovrà correggere con dispendio di soldi, altre volte in casi gravi con l’abbattimento. La soluzione migliore, di fronte a questo problema complesso, è di partire con una coltivazione in vivaio in cui venga dato spazio allo sviluppo verticale del fittone, utilizzando contenitori di forma verticale e forati ai lati in modo da arieggiare l’apparato radicale e sviluppare armonicamente le radici fascicolate. Questo complesso schema non viene quasi mai seguito da molte Amministrazioni comunali che vogliono l’effetto pronto e subito cercando di risparmiare il più possibile. I pini mediterranei, essendo varietà forestali complesse, devono essere gestite con ogni tipo di accorgimento ed approfondimento tecnico-scientifico in modo da evitare gravi problemi strutturali nel futuro.
Alberto Colazilli. Paesaggista. Presidente Co.N.Al.Pa. Onlus.
LA MESSA A DIMORA DEI PINI: UN’AZIONE DA ESEGUIRE CON LE DOVUTE ACCORTEZZE. Questa foto risale a Giugno 2016. Messa a dimora di Pinus in Viale Regina Margherita a Pescara. Qualche breve ma importantissima osservazione di carattere tecnico riferita alla zolla dell’alberello. Si tratta di una zolla compatta con le radici fascicolate che hanno preso la forma del contenitore in cui l’albero era stato allevato. In questo caso si può benissimo rintracciare uno sviluppo non armonico delle radici che, osservandole da vicino, hanno preso una forma “a spirale”. Le radici avvolgenti e la deviazione del fittone, continuando il loro sviluppo deviato e con l’ingrossamento, diventano radici strozzanti. La RADICE STROZZANTE è una delle prime cause di destabilizzazione dei pini in ambiente cittadino. In questo difficile contesto, alle deformazioni di origine vivaistica si aggiungono le innumerevoli sollecitazioni di origine antropica. Un fattore importante è la tipologia del terreno, a volte troppo compatto, coperto di inerti o mal lavorato. Col passare dei decenni questi pini deformati diventano un problema con deformazioni ben visibili nell’apparato radicale che si dovrà correggere con dispendio di soldi, altre volte in casi gravi con l’abbattimento. La soluzione migliore, di fronte a questo problema complesso, è di partire con una coltivazione in vivaio in cui venga dato spazio allo sviluppo verticale del fittone, utilizzando contenitori di forma verticale e forati ai lati in modo da arieggiare l’apparato radicale e sviluppare armonicamente le radici fascicolate. Questo complesso schema non viene quasi mai seguito da molte Amministrazioni comunali che vogliono l’effetto pronto e subito cercando di risparmiare il più possibile. I pini mediterranei, essendo varietà forestali complesse, devono essere gestite con ogni tipo di accorgimento ed approfondimento tecnico-scientifico in modo da evitare gravi problemi strutturali nel futuro.