TRAFFICO DI RIFIUTI E INQUINAMENTO AMBIENTALE. ARRESTI E SEQUESTRI IN ABRUZZO.

Traffico illecito di rifiuti, inquinamento ambientale, truffa ai danni dello Stato e abuso d’ufficio: una vasta operazione del Corpo Forestale dello Stato in Abruzzo, a seguito di una inchiesta sul traffico di rifiuti in Basilicata iniziata due anni fa, ha portato al sequestro del depuratore di Chieti Scalo, gestito dal Consorzio di Bonifica Centro, e all’arresto dei responsabili anche per il reato di inquinamento ambientale. Arresti consentiti anche dall’applicazione della nuova legge sugli ecoreati con l’introduzione dello specifico delitto di inquinamento ambientale. 

“Quelle di oggi sono le prime ordinanze di custodia cautelare emesse grazie all’introduzione di questo specifico delitto nel codice penale – ha dichiarato il direttore generale di Legambiente Stefano Ciafani -. E’ l’ennesima conferma dell’efficacia della legge sui delitti ambientali per reprimere e punire adeguatamente chi si macchia di crimini contro l’ambiente a danno di tutta la comunità. Questi primi arresti inoltre, anticipano di qualche giorno la prima sentenza della Corte di Cassazione sulla legge sugli ecoreati che dovrebbe essere pubblicata a breve. Si tratta di due nuovi tasselli fondamentali della piena applicazione di questa riforma di civiltà che il popolo inquinato e le imprese sane hanno aspettato per 21 lunghissimi anni”.

(IL COMUNICATO STAMPA DI LEGAMBIENTE)