APPROVATO IL PROVVEDIMENTO “DISCIPLINA E PROMOZIONE DELLE IMPRESE CULTURALI E CREATIVE”
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E’ iniziata in Commissione Infrastrutture la discussione circa la legge relativa alla “Disciplina e promozione delle imprese culturali e creative”. Al provvedimento è stato dato poi il nulla osta da parte della Commissione presieduta da Vincenzo GAROFALO. Il provvedimento, è finalizzato a rafforzare e qualificare l’offerta culturale nazionale e a promuovere e sostenere l’imprenditorialità e l’occupazione, in particolare giovanile, mediante il sostegno delle imprese culturali e creative.
La relatrice Elisa SIMONI (PD), fa presente che il nuovo testo della proposta di legge, consta di sei articoli, ed è che stato profondamente modificato rispetto al testo iniziale durante l’esame in sede referente.
Passando al suo contenuto, la relatrice, segnala che l’articolo 1 stabilisce innanzitutto i requisiti che devono essere posseduti da un’impresa, pubblica o privata, per essere qualificata culturale e creativa. In particolare, sottolinea che è richiesto che l’oggetto sociale esclusivo o prevalente consista nell’ideazione, creazione, produzione, sviluppo, diffusione, conservazione, ricerca e valorizzazione o gestione di prodotti culturali, intesi quali beni, servizi e opere dell’ingegno inerenti alla letteratura, alla musica, alle arti figurative, allo spettacolo dal vivo, alla cinematografia e all’audiovisivo, agli archivi, alle biblioteche e ai musei, nonché al patrimonio culturale e ai processi di innovazione ad esso collegati. Ai soggetti che acquisiscono tale qualifica – secondo la procedura che sarà definita con normativa secondaria – l’articolo 2 riconosce benefici e agevolazioni di varia natura, di carattere commerciale (ad esempio si estende di dodici mesi il periodo di cosiddetto « rinvio a nuovo » delle perdite), fiscale e relativi al costo del lavoro. Per quanto riguarda i profili di interesse della Commissione, sottolinea che assume rilievo esclusivamente l’articolo 3 che prevede l’istituzione di una sezione speciale del Registro delle imprese ad esse dedicato, consentendo la condivisione, nel rispetto della normativa sui dati personali, attraverso una piattaforma Internet dedicata e accessibile pubblicamente in formato aperto, delle informazioni relative alla forma giuridica, all’anagrafica, all’attività svolta, ai soci fondatori e agli altri collaboratori, al bilancio e ai contatti aziendali. Segnala altresì che l’articolo 4 istituisce buoni per l’acquisto di servizi culturali e creativi offerti dalle imprese culturali e creative, mentre l’articolo 5 stabilisce un’ulteriore agevolazione per tali imprese prevedendo che per stabilire la propria sede, tali imprese possano richiedere la concessione di beni demaniali dismessi (con particolare riferimento a caserme e scuole militari inutilizzate, non utilizzabili per altre finalità istituzionali e non trasferibili agli enti territoriali), nonché i beni confiscati definitivamente alla criminalità organizzata. In ultimo, ricorda che l’articolo 6 definisce la decadenza dai benefici e le modalità di controllo. (Agenparl)
Pubblicato da QuotidianoArte.it, Domenica 26 marzo 2017