In occasione della 1^ Giornata nazionale dei Beni Comuni le sezioni di Chieti e Pescara del nostro sodalizio si sono mobilitate, come in altre occasioni, per la salvaguardia ed il rinnovamento di una struttura ormai storica, che caratterizza la città di Francavilla al Mare: il tanto vituperato Palazzo Sirena, del quale si annuncia la demolizione per realizzare. in suo luogo, uno slargo che fronteggerebbe l’ampliamento dello storico edificio realizzato negli anni ‘90.
Per un lungo tratto della costa adriatica il “Palazzo” costituì un punto di riferimento importante, un’architettura qualificata sia per le sue funzioni che per il suo rapporto con la cittadina rivierasca, in un contesto sociale che ritrovava il suo dinamismo dopo la guerra. Ma al di là del ricordo di numerosi eventi culturali e mondani che hanno scandito la storia della città, quell’edificio, compostamente post-razionalista, ha rappresentato uno dei cardini della ricostruzione postbellica di Francavilla, insieme alla chiesa di San Franco, firmata da Ludovico Quaroni, con il quale dialoga visivamente, dal lido al colle. Esso prese il posto del distrutto kursaal che animò la vita della nascente stazione balneare, frequentato dalla borghesia del tempo: chi da Chieti, da tutto l’Abruzzo, da Roma o dalle Puglie veniva a prendere i bagni, trovando lì occasioni di incontro e manifestazioni d’arte e di cultura che resero Francavilla una delle mete turistiche più importanti dell’Adriatico di inizio ‘900. Tanto esso era sentito come proprio dai cittadini che l’attuale palazzo fu realizzato tra i primi dopo la guerra su pressante richiesta della comunità. (leggi tutto)