Autunno, alluvioni e dissesto idrogeologico. Pagina nera per Venezia e l’Italia intera

Vicinanza ai veneziani e preoccupazione per i danni al patrimonio culturale della città

(Dal sito nazionale) “Italia Nostra esprime la più profonda vicinanza ai cittadini e alla sezione veneziana – dichiara Mariarita Signorini, presidente nazionale – da sempre impegnata con grande determinazione a difendere e a tutelare la città di Venezia. Siamo tutti in grande angoscia per quanto sta avvenendo alla città unica al mondo per la sua bellezza e particolarità. La nostra attenzione è rivolta anche al resto dell’Italia, che come ogni anno si ritrova a dover contare danni immani per colpa dei cambiamenti climatici che mostrano sempre più il loro effetto, con piogge e venti ingestibili che fanno emergere in tutta la gravità il problema del dissesto idrogeologico. E come ogni anno ci troviamo costretti a ribadire come la messa in sicurezza del territorio sia la vera grande opera da realizzare.”

Il MOSE, per cui sono stati spesi più di 5 miliardi di Euro (8 miliardi contando anche le opere di contorno), non ha difeso la città perché entrerà in funzione solo il 31 dicembre 2021 ma ieri “l’acqua granda” a 187 centimetri, la seconda di sempre dopo il 1966, ha messo in ginocchio la città e la situazione rimane critica per i prossimi giorni. Le immagini diffuse confermano ingenti danni al patrimonio culturale della città e in particolare alla Basilica di San Marco. Tra le tante notizie di queste ore, Italia Nostra apprende con particolare sollievo dell’intervento tempestivo, previsto dal Ministro Dario Franceschini, di una unità di crisi speciale del MiBACT, per la messa in sicurezza degli inestimabili tesori conservati nelle tante chiese e nei musei della città.

Si può uscire dalle emergenze costanti, che non riguardano solo Venezia ma tutto il Paese – vedi Matera, tutta la Liguria, Trieste, etc. – puntando al contrasto al dissesto idrogeologico. Per mancanza di competenza e formazione degli uffici tecnici delle PA locali, molte risorse, messe a disposizione dallo Stato, non vengono spese in opere diffuse di manutenzione. Le inondazioni e le mareggiate sono le avvisaglie degli effetti dei cambiamenti climatici. Visto che la risposta di sistema a livello globale è molto lenta, bisogna immediatamente mettere in campo strategie di adattamento agli effetti dei cambiamenti climatici sui territori e allo stesso tempo rivedere le strategie di contenimento delle emissioni di gas serra in atmosfera per rimanere in linea con i livelli previsti dell’accordo di Parigi, cercando cioè di non superare il grado e mezzo di innalzamento della temperatura.

Italia Nostra

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Comunicato della Sezione di Venezia di Italia Nostra:

Esprimiamo vicinanza a tutti gli abitanti della Laguna colpiti da questo dramma e grande preoccupazione per il nostro patrimonio culturale ferito.

Con animo angosciato temiamo inoltre che fenomeni di simile entità si possano ripresentare sempre più frequentemente. Mutate sono le condizioni generali, e cioè il fenomeno del riscaldamento globale che induce la risalita eustatica del mare ed eventi meteorologici sempre più intensi.

E tali fenomeni trovano una Laguna drammaticamente compromessa, incapace di fronteggiarli. Per un secolo la Laguna è stata piegata a scopi estranei alla sua conservazione, per favorire lo sviluppo delle industrie di Marghera. Si sono indigate le bocche di porto, scavate le stesse bocche e nuovi canali di grande navigazione e interrate larghe parti della Laguna, facendo entrare un traffico navale che le esigue profondità naturali non avrebbero ammesso.

Si è voluto poi agire cercando di porre rimedio all’evidente squilibrio operando sempre nella stessa direzione cioè artificializzando la Laguna con un’opera faraonica e costosissima, atta ad alimentare la corruzione, il Mose. Le opere alternative proposte dal Comune di Venezia erano invece infinitamente meno costose, removibili, e non abbisognavano di escavi e sottofondazioni ciclopiche, che – paradossalmente – hanno provocato subsidenza (cioè lo sprofondamento del fondale lagunare).

Il Mose era un’opera non solo concettualmente sbagliata ma anche con gravi carenze tecniche: uno studio commissionato nel 2006 dal Comune di Venezia attestava l’instabilità dinamica dell’opera, e la possibilità che inducesse il fenomeno della risonanza che avrebbe potuto far fallire il sistema stesso. Bisognava fermare l’opera e ripensarla, come abbiamo chiesto più volte. La politica ha deciso altrimenti e ora la Laguna presenta il conto. Perché salvare Venezia senza Laguna non si può.

Bisognava mettere in atto i dettati della legge speciale sempre disattesi, che prevedono il riequilibro della Laguna e l’inversione del degrado con opere sperimentali, graduali, reversibili, un nuovo Piano morfologico, l’estromissione del traffico croceristico e la riconversione di quello commerciale, con la creazione di una boa d’attracco esterna.

Temiamo invece che, passata l’emergenza, i progetti di sviluppo del porto commerciale e croceristico avranno ancora la primazia e Venezia e la Laguna saranno destinate a soccombere.

Il Consiglio direttivo della Sezione di Venezia di Italia Nostra

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Autunno, alluvioni e dissesto idrogeologico. Pagina nera per Venezia e l’Italia intera…

Ore di angoscia a Venezia: l’acqua ha raggiunto i 187 cm, mai così dal ’66

guarda il video https://www.facebook.com/ItaliaNostraOnlus/videos/2467708813549225/?epa=SEARCH_BOX

La cripta di San Marco sommersa https://video.nuovavenezia.gelocal.it/dossier/acqua-granda-2019/alluvione-a-venezia-l-acqua-invade-la-basilica-di-san-marco/118646/119125

Venezia e il litorale sott’acqua, allerta rossa: un morto. Zaia: una devastazione. Tutto quello che c’è da sapere sull’alluvione https://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2019/11/13/news/venezia-e-tutto-il-litorale-sott-acqua-tutto-quello-che-c-e-da-sapere-sull-alluvione-1.37897194

 

 

I Sassi di Matera come fiumi 

 

 

leggi l’articolo su https://www.quotidiano.net/meteo/maltempo-oggi-calabria-puglia-1.4881718

 

In Sicilia, Calabria e Basilicata la Protezione civile ha dichiarato l’allerta rossa 

https://www.ilpost.it/2019/11/12/maltempo-italia-pioggia-alluvioni/

 

Danni in Salento

https://t.co/zTx7cp5iPq

 

Allerta per il pericolo della caduta del ghiacciaio di Planpincieux

http://www.ansa.it/valledaosta/notizie/2019/11/12/ghiacciaio-possibile-riapertura-strada_8a6c9163-eb63-419f-9db0-9a770afe219b.html

 

Mareggiata a Gallipoli 

https://www.facebook.com/watch/?v=653925328345504

 

Acqua alta anche a Trieste, sommerse le Rive, piazza Unità e Ponterosso 

https://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2019/11/13/news/pioggia-forte-e-raffiche-di-bora-senza-sosta-rive-piazza-unita-e-ponterosso-sott-acqua-1.37897198

https://video.ilpiccolo.gelocal.it/locale/maltempo-a-trieste-anche-piazza-unita-finisce-sott-acqua/118112/118580

https://video.ilpiccolo.gelocal.it/locale/trieste-si-risveglia-sott-acqua-rive-allagate/118119/118587

https://video.ilpiccolo.gelocal.it/locale/maltempo-a-trieste-rive-sommerse-dall-acqua-tra-piazza-unita-e-la-stazione-marittima/118111/118579

https://video.ilpiccolo.gelocal.it/locale/trieste-via-cadorna-chiusa-al-traffico-per-l-acqua-alta/118144/118612

https://video.ilpiccolo.gelocal.it/locale/topolini-e-sticco-sommersi-dall-acqua-alta-a-barcola/118140/118608

 

Anche la nostra sede triestina è in zona allagamenti, perché corrisponde all’antico porto romano.

Tutta Italia Nostra vi è vicina!

 

(foto ricevute da Antonella Caroli)

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Tutela dell’ambiente in Costituzione, che fine ha fatto?

http://www.ansa.it/sito/notizie/speciali/2019/11/15/tutela-dellambiente-in-costituzione-che-fine-ha-fatto_c87b0c74-6e5f-421a-b3b9-d84e468e550e.html