DIECI REGIONI BOCCIANO LA DERIVA PETROLIFERA DEL GOVERNO

trivellazioni_offshore2 ottobre 2015 – Legambiente, WWF, Marevivo, FAI, Pro Natura, Italia Nostra, Arci, insieme al Coordinamento Nazionale No Triv, sottolineano in modo forte e chiaro il messaggio che i delegati di 10 consigli regionali hanno lanciato al Governo Renzi, depositando in Cassazione cinque quesiti referendari contro le trivellazioni previste dagli articoli dello Sblocca Italia e uno, “secco”, contro i progetti Oil&Gas in mare riesumati dall’art. 35 comma 1 del Decreto Sviluppo: non c’è alcun bisogno di inutili e dannose trivellazioni, serve piuttosto urgentemente una diversa strategia energetica che liberi il Paese dalle fonti fossili e garantisca la qualità del territorio e il benessere della popolazione, non gli interessi dei petrolieri. È ora di ascoltare la voce e le richieste delle associazioni e dei cittadini, come hanno fatto le Regioni depositando i quesiti referendari per l’abrogazione delle norme pro trivelle approvate da questo Governo e da quelli precedenti. Adesso si aspetta dalla Regione Abruzzo un altro passo politico determinante: che prema con il Governo e con la Presidenza della Repubblica per l’immediata istituzione del Parco Nazionale della Costa Teatina. Non è più il momento di tergiversare con tecnicismi aleatori o rincorse a soluzioni strumentali, ma di rafforzare e rendere credibile la scelta “no petrolio” di questa regione con una reale alternativa di green economy che dica finalmente “si Parco Nazionale della Costa Teatina”(Comunicato stampa del 1 ottobre)