IMPORTANTE SENTENZA: IL PAESAGGIO E’ PIU’ IMPORTANTE DI UN ELETTRODOTTO

elettrodotto16 ottobre 2015 – E’ stata depositata lo scorso luglio la sentenza del Consiglio di Stato che ha ribaltato le precedenti sentenze del TAR: la tutela del paesaggio è principio fondamentale della nostra Costituzione che non si può subordinare agli interessi di altra natura. “Una sentenza storica e di grande speranza per chi si occupa di tutela del Paesaggio” – scrive l’Ing. Donato Cancellara dell’’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e membro dell’Associazione VAS Onlus del Vulture Alto Bradano e Associazione Intercomunale Lucania  commentando la recente sentenza che ha fermato la realizzazione di un elettrodotto ad altissima tensione  previsto  da terna tra Udine e Redipuglia, vicenda che ha avuto risalto su diversi organi di stampa. Tutto ha inizio con il parere contrario della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici del Friuli – Venezia Giulia sulla realizzazione dell’opera che avrebbe invaso l’area golenale del fiume Torre (UD). Successivamente il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, di concerto col Ministro per i Beni e le Attività Culturali, si era espresso per la compatibilità del progetto facendo leva sull’interesse pubblico primario della realizzazione. Il Consiglio di Stato ha invece accolto i ricorsi stabilendo che la tutela del paesaggio non può essere subordinata ad altri interessi come quelli della società Terna S.p.A. che ritiene irrinunciabile ed indispensabile la realizzazione del suo elettrodotto e sostiene che lo stesso  non può essere realizzato in cavo interrato. La sentenza n. 3652/2015 è disponibile a questo link.
https://www.giustizia-amministrativa.it/cdsintra/cdsintra/AmministrazionePortale/DocumentViewer/index.html?ddocname=KCGKOABMUBWF7OCVBRP4LJFKFA&q=
Su altre zone del nostro paese, come il Vulture in Basilicata, incombono minacce simili, ma questa decisione apre spiragli importanti. Costituisce infatti “un forte monito – scrive ancora Cancellara – al rispetto dell’art. 9 della Costituzione secondo cui La Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”.