Italia Nostra esprime il cordoglio dell’Associazione a tutte le famiglie che nell’incidente di martedì hanno perso i loro cari ed è vicina a quanti sono feriti e colpiti da una tragedia tanto pesante quanto assurda. Bilancio pesantissimo, causato, ormai è certo, da errore umano.
Ma le responsabilità sono ben altre. Quel tratto di ferrovia a binario unico doveva essere raddoppiato.
Un progetto che avviato nel 2007, ad oggi è rimasto sulla carta. Eppure da lì transitano circa 8 milioni di persone all’anno. Segnale inequivocabile che le ferrovie rappresentano un servizio primario: per il lavoro e per chi lavora, per il turismo e per i turisti, per l’economia e per ogni genere di attività economica e commerciale.
L’investimento nella mobilità alternativa su rotaia restituisce lavoro al territorio e il loro abbandono è un “non senso” nella gestione del pubblico bene. Le ferrovie locali non possono e non devono essere insicure, abbandonate, dismesse.