Next Generation EU: le misure destinate alla cultura nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
BORGHI E EDILIZIA RURALE, DIGITALIZZAZIONE, TUTELA, RECOVERY ART, CINECITTÀ E POTENZIAMENTO INDUSTRIA CINEMATOGRAFICA: SONO LE PRINCIPALI AREE DEL SETTORE CULTURALE CHE SARANNO INTERESSATE DALLE MISURE DEL RECOVERY, PER LA RIPARTENZA DEL PAESE.
È stato presentato dal Presidente del Consiglio Mario Draghi a Montecitorio il testo definitivo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), definito come un “intervento epocale” volto a riparare i danni economici e sociali causati dall’avvento del Covid-19, gettando basi solide per il rilancio del Paese e accompagnandolo in una transizione ecologica e ambientale per un futuro sostenibile. Un programma fortemente orientato all’inclusione di genere e all’istruzione, alla formazione e all’occupazione dei giovani, diviso in sei grandi “missioni”: digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura; rivoluzione verde e transizione ecologica; infrastrutture per una mobilità sostenibile; istruzione e ricerca; inclusione e coesione; salute. A caratterizzare le priorità dell’attuale governo, ci sono l’occupazione femminile, l’ambiente e il Mezzogiorno, al quale è destinato circa il 40 per cento circa delle risorse del Piano. Un primo testo del Recovery era già stato presentato a gennaio 2021 dal precedente governo Conte, ora aggiornato.
RECOVERY PLAN: LE MISURE DELLA CULTURA
Il PNRR, inserito all’interno del grande progetto europeo di ripartenza Next Generation EU, destina oltre 6 miliardi di euro alla Cultura, attraverso le misure raccolte all’interno della Missione 1 del testo (alla voce Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura), finalizzate principalmente a “incrementare il livello di attrattività del sistema culturale e turistico del Paese attraverso la modernizzazione delle infrastrutture, materiali e immateriali”. La cifra totale (esattamente 6,675 miliardi di euro) è composta da 4,275 miliardi di euro di investimenti, a cui si sommano nel Fondo Complementare gli investimenti del Piano Strategico Grandi attrattori culturali, per 1,460 miliardi di euro, destinati al recupero di 14 siti d’interesse sul territorio italiano. “La cultura darà un grande contributo alla ripartenza del Paese”, ha commentato il Ministro della Cultura, Dario Franceschini. “Il Recovery plan introduce risorse fondamentali che dimostrano come la cultura sia al centro delle scelte di questo governo. Da interventi sui grandi attrattori culturali nelle città metropolitane a una grande operazione di rilancio dei borghi, all’intervento sulla sicurezza antisismica dei luoghi di culto, alla digitalizzazione, alla creatività e al potenziamento dell’industria cinematografica”. Vediamo nello specifico quali sono le principali misure adottate dal PNRR (divise in quattro ampi capitoli) e cosa comporteranno per il settore culturale del nostro paese.
– Giulia Ronchi