TOMASO MONTANARI, TERREMOTO: L’8 SETTEMBRE DEL PATRIMONIO CULTURALE

892-terremoto-24-agosto-22-1000x600Sono ore drammatiche, in cui si gioca il futuro del patrimonio culturale della nazione: è l’8 settembre della tutela, perché il quartier generale tradisce gli eroici funzionari abbandonati sul terreno.

Tra i mille, gravissimi e antichi problemi del governo del patrimonio una cosa aveva sempre, bene o male, funzionato: la gestione dell’emergenza. I primi gravi scricchiolii si sono registrati con il terremoto dell’Emilia: ma ora, per la prima volta, dalla Grande Guerra, il patrimonio culturale è, di fatto, senza tutela.

Lo scorso 7 maggio oltre cento associazioni culturali e mille cittadini hanno gridato per le strade di Roma che era emergenza per la cultura: ora, alla prima grave occasione, quel grido si rivela perfino troppo cauto. Dopo il terremoto di agosto non solo non si sono puntellati i monumenti, ma (cosa inaudita) non si è portato via il patrimonio mobile! Capolavori di pittura, scultura e oreficeria giacciono ancora sotto le macerie, nel disastro artistico più grande della storia della Repubblica. (CONTINUA A LEGGERE)