17, nell’auditorium Petruzzi annesso al Museo delle genti d’Abruzzo, a Pescara, per partecipare all’evento che l’associazione «Tutti pazzi per Corvara»,
presieduta da Anna Pia Urbano, ha intitolato «Un rosario di chiavi. Una storia di emigrazione abruzzese». Un rosario che un’anziana del paese aveva composto nel tempo, legando a un filo, una dopo l’altra, le chiavi delle case affidategli dai paesani che partivano e che le lasciavano il compito di custodirle in attesa, di un loro probabile ritorno. Corvara, come molti paesi dell’Abruzzo, ha subìto, a partire dai primi anni del secolo scorso, un forte flusso migratorio verso altre regioni italiane; poi, con l’andare degli anni, in diversi paesi europei (Francia, Svizzera, Germania, Belgio, Gran Bretagna), nell’America anglosassone (Canada, Stati Uniti) e latina (Argentina, Venezuela, Brasile) e in Australia. Il programma è quello di assistere a un video/documentario girato a Corvara nel 1981 che documenta «con uno struggente racconto, la miseria del tempo e l’abbandono di un borgo nella ricerca di una vita migliore in luoghi lontani». Il video «Un rosario di Chiavi» del regista Rolando D’Alfonso, prodotto per la terza rete Rai, è stato ritrovato dall’associazione «Tutti pazzi per Corvara» con il servizio Rai Teche. (leggi tutto)