Straordinario Michetti. Immagini sospese tra rito e mito nel conventino Michetti, quinta Architettonica che vide Barbella, Tosti, De Cecco, d’Annunzio, Serao e Scarfoglio, alla fine dell’800, confluire lì, in un unico pantheon. Nasce così l’incredibile esperienza del cenacolo, di quel mare bagnato dal cielo nel corteo funebre de “I Morticelli” , sequenza quasi filmica di due gemellini portati da un anziano uomo sovrastato da un dolore che piega la schiena, incredibilmente curva in avanti, la lacerazione che quasi si china alla natura. La grande tela, felice acquisizione del Museo Nazionale d’Abruzzo dell’Aquila, esposta dopo il sisma al Museo Casa d’Annunzio insieme ad altre opere degli artisti del cenacolo, sono solo una tappa di un percorso che porta al MuMi di Francavilla e alle 120 opere della imperdibile esposizione su Michetti che indagò nel suo cenacolo, fra antropologia, fotografia, poesia, musica, pittura, scultura, le atmosfere del misticismo della cultura popolare, i riti e i miti di un Abruzzo arcaico. Filastrocche, ritmi, orazioni, ninne nanne, voci antiche della tradizione abruzzese, radici profonde che ancora suscitano ricerca e reinterpretazione per la festa della musica a L’Aquila nel concerto di musica etnica dei DisCanto, o nel concerto gregoriano a Sulmona. Ma giugno sono anche libri, presentati a Popoli, o lanciati in aria, è la scuola che finisce, il chiasso dell’estate alle porte, e l’esperienza dell’alternanza scuola lavoro, con i tanti ragazzi entusiasti dei progetti svolti al MuNDA, per aver avuto modo di guardare le opere, e il tempo della storia, da un osservatorio diverso. Domenica 4 giugno ingresso gratuito in tutti i musei statali #domenicalmuseo. (LEGGI TUTTO IL PROGRAMMA DI GIUGNO)